21 settembre, 2008
casa
e dopo la coppia di sdraio venne il tavolino, il bbq, le librerie, il pc con internet e la tv, e questa che all'inizio tanto assomogliava ad una casa di villeggiatura è iniziata a diventare il posto dove tornare dopo il lavoro o dove invitare gli amici a cena.
e ora che fa un po' freddo e fuori all'aperto non si può più mangiare,
che iniziano a crescere basilico, prezzemolo e le altre piantine che avevo messo,
che quando torno a casa è buio e piove e magari proprio mentre io sono a piedi con due enormi buste della spesa,
ora, sapevo di aver trovato un posto da chiamare casa.
 
posted by Selio at 15:37 | Permalink | 0 comments
14 agosto, 2008
una coppia di sdraio
e dopo appena un mese e 10 giorni che lo pagavo 5 minuti fa sono riuscito a far fungere internèt nella casa nuova, dopo tre modem cambiati, password sbagliate e blablabla, vacanze finite e da finire e blabla bla.



qualche giorno fa invece mentre ero senza internet e quindi mi potevo dedicare a faccende altre tipo imparare a cucinare qualcosa che poi puoi invitare la gente a cena, scoprire che però troppa gente a cena significa poi troppi piatti da lavare, realizzare che se non imparo a fare la lavatrice tra un po saranno dolori, etc. etc. riflettevo in un pomeriggio di ricco ozio qui nel mio bel cortiletto domandandomi che prezzo fossi disposto a pagare per poter rendere ancora più ricco il mio meriato riposo vacanziero in quel della mia casa nuova. una sdraio ci mancava dato che da ore ero fermo in bilico tra due sedie bianche in plastica alla ricerca di scampoli di ombra in una posizione alquanto instabile.

la risposta a l'ho trovata dopo poco in un negozietto di portaportese: 37 €uri per una sdraio bianco panna uguale a quella che avevo da bambino, di quelle che in teoria uno spera che durino una decina d'anni anche se poi in realtà non si sa mai.
ne ho comprate due.
75 €uri investiti in ozio e comodità, con priorità massima rispetto ad altre faccende secondarie tipo finire il trasloco, comprare un modem o portare i mobili.
una coppia di sdraio per riposare meglio è stata la prima cosa che ho comprato alla casa nuova.
però date retta a me, la sera qui su queste sdraio si sta veramente da dio.
 
posted by Selio at 04:30 | Permalink | 1 comments
22 luglio, 2008
go charlie, surf!
è un po che non scrivo, chè sto lentamente disimparando come si organizza un discorso lineare di quelli che la gente ti capisce. dicono che il segreto è non divagare. un discorso alla volta.
anyway, alla fine ho trovato un posto che mi farà da casa per i prossimi tempi a tempo indereminato. in quel del pigneto, quartiere eterogeneo di quelli che 50 anni fa erano le periferie di pasolini e che oggi invece sono posti un po alla moda. dove si va in giro a piedi e si respira l'aria di san lorenzo immerso in casette basse che tanto ricordano la garbatella. e anche io che modestamente non mi faccio mancare nulla, ci ho la mia piccola casetta bassa, con tanto di piccolo cortile e albero di limone e tavolinetto per invitare gli amici.
come coinquilina un'amica attrice, come vicini da un lato un bizzarro fotografo milanese che va in giro con una vespetta bianca con scritto "belle e sebastien", dall'altro un prete australiano che ha come perpetua un'anziana donna col sari.
queste le info essenziali per lo start-up:
per se accendi la lavatrice devi spegnere lo scaldabagno senò zompa la luce e anche al prete gli si rompe il neon sul tabernacolo.
parcheggio per la macchina c'è, ma in giro si va meglio a piedi, al massimo in bici. l'indiano/alimentari/internet-point in fondo alla strada la peroni grande la fa a un euro e mezzo.
 
posted by Selio at 22:32 | Permalink | 6 comments
25 giugno, 2008
gioie schioppettate
e leggendo questo articolo mi veniva da ridere.
poi però leggendo quest'altro, ho iniziato a preoccuparmi per gli esiti di una paradossale finale europea Russia-Turchia.
 
posted by Selio at 11:36 | Permalink | 3 comments
21 giugno, 2008
rafting friday
i piedi è come se non avessero più appigli, ho una sensazione di volare a cui d'istinto non mi oppongo e in un attimo l'acqua fredda.
non sono riuscito a trattenere il respiro, ho freddo e istinto di fame d'aria. cerco di respirare ma bevo, non capisco se sono in superficie oppure no, al mare questo non mi sarebbe mai successo.
ma non sono al mare. sono in una merda di fiume difficoltà quattroppiù, in una scala arriva fino a 5-meno, chè io mi ero detto piccolo campioncino del rafting e mi ero unito a 5 semisconosciuti quarantenni del lavoro per saltare il lavoro ed andare a fare l'ennesima cazzata innovativa.
ho ancora la pagaia in mano, vedo il gommone con gli altri, non è lontano e cerco di raggiungerlo, ma ogni volta che cerco di respirare bevo, e allora cerco di ricordarmi che aveva detto quel tizio al briefing mentre diceva "cosa fare se inavvertitamente volate fuori nelle rapide", mentre io sogghignavo e dicevo see, pensa che tajo...
ho il salvagente e penso infatti che è strano che beva, e allora forse sbaglio qualcosa.
ma com'era, guardare verso valle o verso monte?

provo a girarmi rivolto verso monte, ma è palesemente una cazzata perchè non vedo dove la corrente mi spinge e in un attimo vengo inondato d'acqua e chiaramente ribevo e inizio a pensare cazzo a quest'ora magari me ne stavo tranquillo alle macchinette del caffè...
mi rigiro e riemergo e vedo il ragazzino coi dread classe '88 che fungeva da guida nel gommone poco più avanti che mi tende il braccio. io mi lascio trasportare nuotando verso di lui, lo manco ma prendo il canotto, quello mi piglia e mi ritira sù, io mi arrampico e mi riprendo per due secondi.
ho ancora la pagaia in mano, cerco il mio posto e contemporaneamente lo sguardo della guida coi dread che sembrava spaventato perlopiù dal pensiero di cosa gli avrebbe fatto l'altra guida senior poco più avanti nel secondo gommone: ok ragazzi, da questo gommone non è mai cascato nessuno!
tutti ancora un po spaventati guardano me che tossisco e sputacchio e grondo acqua anche dalle narici del naso. io mi giro annuisco: sì, ma vedete pure de annavvene affanculo però.
per festeggiare allora poi a pranzo m'hanno offerto un litro e mezzo di bionda birra doppiomalto ternana verace, mentre il gestore nonchè ex-musico del torrino, con la chitarra intonava:
"alla fiera del Tufello,
pè dù scudi,
er Patata la madre scippò."
(...)
 
posted by Selio at 16:19 | Permalink | 1 comments
19 giugno, 2008
firefox vs. il grande dittatore
odio di firefox l'esistenza, la persistenza, l'utilizzo e la diffusione. maledetta democrazia della rete, era meglio quando c'era solo il grande dittatore dei browser, ecco.
 
posted by Selio at 19:17 | Permalink | 1 comments
15 giugno, 2008
Una giornata con fernando
Sabato 13 maggio, ore 06.00, Fernando Alonso dorme tranquillo a casa sua.

driin, driiin. driin driiiin, driiiin driiiiiin


puta madre es nocte funda chi es che rumpes los cojhones?



F.A: Hola ?!?
F.B: Alonzo! Sono io, Flavio Briatore, che fai ancora a casa maledetto imbecille?
F.A: Padròn! que pasa, padròn? No estas lo gran premio oggi, me riposavo las membras.
F.B: ma che riposo e riposo. Oggi mi sposo l’Elisabetta, e tu mi devi guidare la Rolls fino alla chiesa, è per questo che ti pago.
F.A: Ma Pàdron! Jo oggi volevo andàr a pescàr! E poi Jo dice sempre: Jo no es autista padròn. Fernando es pilota, pilota campeòn du mundo, por l’aggiuntas. Jo no puede far da autista, padròn, por favor disculpame.
F.B: ma che disculpo e disculpo. Alonzo! vedi un po de nun fà lo stronzo senò ti rimetto a vendere tapàs sulla rambla. Mi sposo oggi e mi devi accompagnare tu, che vengono pure quei bastardi dei ferraristi e ci tengo a fare bella figura. Ti aspetto tra due ore qui sotto, e non ti presentare con quella tua tutina blu da finocchio.
Icho de puta, Jo dovrìa passàr a las Tojotas, me l’aveva detto la mamàs. Maledicto cabròn.

ore 08.05, Fernando Alonso arriva a casa di Flavio Briatore.
F.B: Eccoti sei arrivato finalmente. Sei lento! te lo dico sempre piccolo mangia paella che non sei altro. Ora andiamo, e vedi di non fare il botto con la Rolls che senò te la decurto dallo stipendio.
F.A: Va bièn padròn, vamòs.
F.B: si ma vedi di non fare l’aurelia che ci sono i lavori e rimaniamo incolonnati con quella massa di morti di fame che vanno al mare.
F.A: padròn, ma Fernando no ha indicaziòn dai box, Fernando no sa aurelia. Fernando và adelante, tu mìra la directiòn.
questo è completamente imbecille, lo sapevo dovevo chiamare il secondo pilota.

ore 11.05, via Aurelia.

F.B: Alonzo! hai fatto l’aurelia maledetto imbecille, hai visto che c’è traffico! ora supera questo.
F.A:Padròn, ce estes un giardinièr, che me fa i fari e non me fa passàr. Tienes scritto Michael el giardiniere lèsto. F.B: cazzo è schumacher! quello sì che è fedele. Vedi? Ora guida i camioncini fiat Doblò. A te per farti guidare una Rolls bisogna pregarti per ore, maledetto avido mangia paella. Vedi di non farci il botto come al tuo solito che siamo quasi arrivati.
F.A: Sì padròn, sèmo arrivati a roma. Ma ce estas polizia daperuttos, no se puede passàr. Mè revocano las licenzàs!
F.B: Ma che dici imbecille. Quelli sono lì per me e l’Elisabetta. Pittosto, mi sembra che quella sgallettata non sia ancora arrivata.
F.A: No padròn, no es arrivata las sgallettatas.
F.B: Non ti permettere Alonzo! Vabbè io intanto entro, che è arrivato anche berlusconi. Tu resta qui in macchina zitto e buono che come apri la bocca mi fai fare brutta figura. Ci vediamo alla fine della cerimonia che ci devi portare al ricevimento. E miraccomando, non ti far trovare che ti attacchi al fiasco di vino rosso come l’altra volta che questa volta la licenza te la faccio togliere sul serio.

Fernando es stanco. A Fernando calas las palbebras. Cabròn icho de puta! E sgallettatas la sù moglieras. Faràn la fortuna de dos avvocatos matrimonialistas!

Alonso avrà aspettato fino alla fine della cerimonia?
Berlusconi avrà portato anche Fede al ricevimento?
La Gregoracci è davvero una sgallettata?
probalilmente tutte queste scomode domande resteranno per sempre prive di una risposta

 
posted by Selio at 18:09 | Permalink | 1 comments