26 settembre, 2006
Buoni propositi

I buonipropositi sono qualcosa di eccezionale. Sono quel quid che ti fa vedere meno nero l'oggi, e ti fa ben presagire per il domani. di solito si concentrano tutti verso la fine dell'anno. e nei buoni propositi siamo tutti appunto più buoni.
Ci sono argomenti che sopravvivono unicamente nella realtà parallela dei buonipropositi, che ne so, la dieta, lo smettere di fumare...

Il punto è questo.
Quando smetti di fare buonipropositi, è un bene o un male? Significa che sei contento di té, o che invece hai perso ogni speranza per il domani?
E se io fossi il buonproposito di Selio?
 
posted by Selio at 00:05 | Permalink |


7 Comments:


  • At 26/9/06 09:44, Anonymous Anonimo

    fare buoni propositi,al di là della dicitura un pò tradizionalista,significa amare la vita e nn pensare di rimanere statici nei confronti di se stessi.L'inamovibilità nn è mai un buon segno.

     
  • At 26/9/06 09:47, Anonymous Anonimo

    ah dimenticavo...smettere di fare buoni propositi,potrebbe significare l'attesa che la vita scorra da sè,senza che tu pensi o faccia niente...apatia...spero di no...

     
  • At 26/9/06 17:37, Anonymous Anonimo

    E' una questione di affezione, di affezionarsi a un'idea cioè.
    Il buonproposito è come la coperta di linus, non te ne separi mai, e questo perchè sai che c'è sempre per metterlo -o non metterlo- in atto, e ti fa credere che comunque avrai sempre il tempo per fare/non fare: questo è massimamente rassicurante e allora è facile affezionarsene; che il buonproposito è lì, potenzialmente è quello che vorresti essere e ti da l'idea che avrai sempre il tempo di riuscirci, e in ogni caso il proposito c'era..
    Inoltre il buonproposito è funzionale al raggiungimento di obiettivi, perchè è tipicamente sovradimensionato, nel senso che tu ti proponi 10 poi magari raggiungi 8 ma comunque qualcosa hai raggiunto.
    Non ti devi porre il problema se siano un bene o un male: sono inevitabili, fanno parte della nostra natura, e c'è sempre tempo (o l'illusione che ci sia..) per realizzarli:)

     
  • At 26/9/06 17:37, Anonymous Anonimo

    E' una questione di affezione, di affezionarsi a un'idea cioè.
    Il buonproposito è come la coperta di linus, non te ne separi mai, e questo perchè sai che c'è sempre per metterlo -o non metterlo- in atto, e ti fa credere che comunque avrai sempre il tempo per fare/non fare: questo è massimamente rassicurante e allora è facile affezionarsene; che il buonproposito è lì, potenzialmente è quello che vorresti essere e ti da l'idea che avrai sempre il tempo di riuscirci, e in ogni caso il proposito c'era..
    Inoltre il buonproposito è funzionale al raggiungimento di obiettivi, perchè è tipicamente sovradimensionato, nel senso che tu ti proponi 10 poi magari raggiungi 8 ma comunque qualcosa hai raggiunto.
    Non ti devi porre il problema se siano un bene o un male: sono inevitabili, fanno parte della nostra natura, e c'è sempre tempo (o l'illusione che ci sia..) per realizzarli:)

     
  • At 28/9/06 03:49, Blogger LaNika

    posso? ma sii male che vada cancelli!
    i buoni propositi nascono perchè sei ottimista, sai che ce la puoi fare, sei il migliore, sei di buon umore... e finiscono perchè il solito/a rompi******ni ti fa una ti fa cadere le "braccia a terra"

     
  • At 28/9/06 13:17, Blogger Selio

    Un po concordo con LaNika, un pop con Epi e Linn...
    sicuramente il fatto che sono ottimista mi porta a nn preoccuparmi troppo delle cose, convito nella buonasorte e nella divina provvidenza :)

    ogni tanto però è verò, potrebbe diventare la mia copertina di Linus, convinto che ci sia sempre tempo per sistemare le cose.

    quand'è che devo iniziare a apreoccuparmi?

     
  • At 28/9/06 17:59, Blogger Karel

    più che la copertina di linus credo che i buoni propositi (almeno i miei) siano la foglia di fico che cerca di nascondere le magagne in cui s'incappa inevitabilmente.

    diciamo che fino quando cerchi di coprirti hai uno stimolo a conseguire determinati scopi, anche se io non sono ottimista e non credo che lo sarò mai. un certo oscar wilde, ne "il ritratto di dorian grey", diceva che la base dell'ottimismo è il terrore.

    in ogni caso, preoccupati quando la foglia di fico comincia a seccarsi...