Visione parziale di ciò che penso,
qui suono con discontinuità
campane discordanti.
Ed una alla volta.
qui suono con discontinuità
campane discordanti.
Ed una alla volta.
Chi: Selio
Mail:
28 febbraio, 2008
E come dice il mio amico nano, è sempre meglio che in culo ti ci infilino un dito, piuttosto che una mano.
25 febbraio, 2008
stamm inguaiati
Ieri sono andato alle terme e mi sono pure abbronzato. Altro che settimana bianca.
Poi al rientro ho avuto la bella pensata di andare a questa cena a trastevere con attori famosi ma non troppo che festeggiavano la fine dell’ennesimo spettacolo e si domandavano se domani avrebbero avuto di che mangiare.
Così, tra discorsi di politica e riflessioni su il cinema, oggi, arriva CapaIrta, attore famoso davvero che poi è quello che in Paz! diceva “cinque carte, cinque carte!” e a me mi faceva morire dal ridere. E comincia a dire che tanto c’è il sussidio, lui per anni è andato avanti a metà tra lavoro e sussidio di disoccupazione, che questo per gli attori mi sa che è una prassi comune a quanto ho capito. E io ascoltavo e però non potevo fare a meno di pensare che quando faceva cinque carte, cinque carte! mi era simpatico dippiù, che se volevo sentire parlare di politica e di tasse allora me ne uscivo con gli altri fottuti assicuratori che mi siedono ora intorno.
E poi alle due di notte dopo ore di camminate per trastevere con questo che cantava stornelli non meglio specificati e gli altri che drinkavano gingerini a tutto spiano, si và tutti su da lui, tanto ho tanti materassi per terra, c’entrate tutti, potete rimanere a dormire qua, e poi non so perché ma io gli stavo simpatico e mi ci voleva proprio per forza.
Cazzo, Max, io mica che sono artista fancazzista come voi che ve svegliate tardi, io c’ho un lavoro di quelli veri che ci devi andare in giacca e cravatta a sembrare una persona seria, mica posso rimanere a dormì qua.
E lui: eehh! Che problema c'è, seliù! io di giacche ne ho in abbondanza, ti presto un completo io che così domani vai al lavoro direttamente. Poi m’ha fatto pure cinque carte, cinque carte! e allora non sapevo come fare, ho dovuto dire di si.
Morale della storia: ho dormito due ore e tre quarti, sono arrivato ora al lavoro, indosso un completo viola con fiori blu stilizzati che puzza e le scarpe da ginnastica (mie) bianche che non c’entrano un cazzo, qui tutti mi guardano e mi ridono dietro, il capo s’è incazzato che ho fatto tardi e io che dopo il lavoro devo pure tornare là a rendere il completo viola coi fiori blu stilizzati.
Però ho fatto un video della serata con il cellulare che dopo se riesco lo scarico sul piccì.
Domani se sarò ancora in me vi racconterò invece le gesta di Marcolino, giovane attore di 33 anni, parente di ciriaco de mita, ma figlio di un santone di Frascati.
Poi al rientro ho avuto la bella pensata di andare a questa cena a trastevere con attori famosi ma non troppo che festeggiavano la fine dell’ennesimo spettacolo e si domandavano se domani avrebbero avuto di che mangiare.
Così, tra discorsi di politica e riflessioni su il cinema, oggi, arriva CapaIrta, attore famoso davvero che poi è quello che in Paz! diceva “cinque carte, cinque carte!” e a me mi faceva morire dal ridere. E comincia a dire che tanto c’è il sussidio, lui per anni è andato avanti a metà tra lavoro e sussidio di disoccupazione, che questo per gli attori mi sa che è una prassi comune a quanto ho capito. E io ascoltavo e però non potevo fare a meno di pensare che quando faceva cinque carte, cinque carte! mi era simpatico dippiù, che se volevo sentire parlare di politica e di tasse allora me ne uscivo con gli altri fottuti assicuratori che mi siedono ora intorno.
E poi alle due di notte dopo ore di camminate per trastevere con questo che cantava stornelli non meglio specificati e gli altri che drinkavano gingerini a tutto spiano, si và tutti su da lui, tanto ho tanti materassi per terra, c’entrate tutti, potete rimanere a dormire qua, e poi non so perché ma io gli stavo simpatico e mi ci voleva proprio per forza.
Cazzo, Max, io mica che sono artista fancazzista come voi che ve svegliate tardi, io c’ho un lavoro di quelli veri che ci devi andare in giacca e cravatta a sembrare una persona seria, mica posso rimanere a dormì qua.
E lui: eehh! Che problema c'è, seliù! io di giacche ne ho in abbondanza, ti presto un completo io che così domani vai al lavoro direttamente. Poi m’ha fatto pure cinque carte, cinque carte! e allora non sapevo come fare, ho dovuto dire di si.
Morale della storia: ho dormito due ore e tre quarti, sono arrivato ora al lavoro, indosso un completo viola con fiori blu stilizzati che puzza e le scarpe da ginnastica (mie) bianche che non c’entrano un cazzo, qui tutti mi guardano e mi ridono dietro, il capo s’è incazzato che ho fatto tardi e io che dopo il lavoro devo pure tornare là a rendere il completo viola coi fiori blu stilizzati.
Però ho fatto un video della serata con il cellulare che dopo se riesco lo scarico sul piccì.
Domani se sarò ancora in me vi racconterò invece le gesta di Marcolino, giovane attore di 33 anni, parente di ciriaco de mita, ma figlio di un santone di Frascati.
22 febbraio, 2008
Spinelli, Pippe e Blog
E sul talk show di punta di raiuno, per parlare dell'ennesimo omicidio cogne-style, in un'ora sono passati:
dagli spinelli, che i giovani d'oggi si fanno a tutta gallara (perchè prima no?), e che fanno danni gravissimi che ti cancellano la memoria che manco in quel film con quel brutto titolo in italiano e che poi ancorpeggio ti slatentizzano delle psicosi (!);
ai blog, che io mica lo sapevo, ma sembra che siano proprio il simbolo del decadimento dei giovani d'oggi (!), perchè rivelano il lato sociale (del giovine è chiaro) e quindi tutti oggi c'hanno un doppio volto e sono cazzi amari;
agli spinelli di nuovo, perchè si erano scordati di dire che favoriscono anche la promiscuità sessuale, e pure qua, a ben vedere, sono cazzi amari;
ai blog ancora, (c'era uno che aveva proprio l'odio per i blog!) perchè questi sono ancora peggio perchè i giovani, alla fine, li usano solo pe fà le zozzerie;
per poi convenire tutti sul fatto che chi si fa le canne, per lo meno si fa anche le pippe davanti ai blog.
questo i giovani.
Io, che poi alla fine sono giovane anche io, anche se i giovani mi danno del lei mentre mi scroccano le sigarette, sto addirittura scrivendo su un blog.
Immaginate voi il resto.
dagli spinelli, che i giovani d'oggi si fanno a tutta gallara (perchè prima no?), e che fanno danni gravissimi che ti cancellano la memoria che manco in quel film con quel brutto titolo in italiano e che poi ancorpeggio ti slatentizzano delle psicosi (!);
ai blog, che io mica lo sapevo, ma sembra che siano proprio il simbolo del decadimento dei giovani d'oggi (!), perchè rivelano il lato sociale (del giovine è chiaro) e quindi tutti oggi c'hanno un doppio volto e sono cazzi amari;
agli spinelli di nuovo, perchè si erano scordati di dire che favoriscono anche la promiscuità sessuale, e pure qua, a ben vedere, sono cazzi amari;
ai blog ancora, (c'era uno che aveva proprio l'odio per i blog!) perchè questi sono ancora peggio perchè i giovani, alla fine, li usano solo pe fà le zozzerie;
per poi convenire tutti sul fatto che chi si fa le canne, per lo meno si fa anche le pippe davanti ai blog.
questo i giovani.
Io, che poi alla fine sono giovane anche io, anche se i giovani mi danno del lei mentre mi scroccano le sigarette, sto addirittura scrivendo su un blog.
Immaginate voi il resto.