15 novembre, 2006
ok ok ascoltatemi bene perchè ora vi dico una cosa gagliarda senzameno:
c'era uno, Arjun Appadurai, che di lavoro facevo colui che si fa i cazzi altrui per lavoro - l'antropologo -
mo questo di cose ne ha scritte a bizzeffe, ma una calza a faciòlo con il qui presente-me-scrivente - e per questo qui la scrivo:
parla di ethnoscapes, paesaggi di persone, fatti di gruppi in continuo movimento (stranieri, turisti, emigrati, profughi...oddio questo mi sa che parla solo di stranieri e di esiliati ma pocomale il discorso lo fò calzare uguale :)
se consideriam ethnoscapes paesaggi di persone in senso lato, includendo quindi anche nativi (non si dice residenti?) e senza infognarmi in problemi sociologico-antropologico-spinti tipo globalismo, globalità e chi più ne ha più ne metta - mi sento spessissimo osservatore esterno di cazzi altrui, a volte interpellato a dir la sua, molto più spesso solo un estraneo per autodeterminazione (auto-)tagliato fuori da tutti i gruppi. osservatore di persone e di abitudini, forse per non essere criticato, forse per poter sputare sentenze, piano piano divengo osservatore patologico financo di me stesso (si lo so questo alla fine lo dico in tutti i postss). è che non so proprio se sia una qualche specie di malattia o cos'altro, fatto sta che a me ora come ora piace così e non colì. potrei forse chiedere spiegazione di ciò alla mia psicologa, ma fatto sta che non son patologico così per dire e qualora sia un malanno d'animo o di mente lo voglio scoprire da mè che così mi da più gusto.
baci e abbracci financo.
 
posted by Selio at 17:45 | Permalink |


1 Comments:


  • At 15/11/06 19:04, Blogger Selio

    se vi chiedete cosa c'entrino gli ethnoscapes allora pensXXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXX XXX X XXXXXXX XXXXXXXX XX XXX XXXX XXXXXX XXXXXXXX: XXXX XXXXXXXX XXXXX X XXX XXXXXX XX XXXX XXXXX! [COMMENTO CENSURATO DAL SERVER CENTRALE AUTO OPERATIVO SCACCO MALTO]