21 giugno, 2008
rafting friday
i piedi è come se non avessero più appigli, ho una sensazione di volare a cui d'istinto non mi oppongo e in un attimo l'acqua fredda.
non sono riuscito a trattenere il respiro, ho freddo e istinto di fame d'aria. cerco di respirare ma bevo, non capisco se sono in superficie oppure no, al mare questo non mi sarebbe mai successo.
ma non sono al mare. sono in una merda di fiume difficoltà quattroppiù, in una scala arriva fino a 5-meno, chè io mi ero detto piccolo campioncino del rafting e mi ero unito a 5 semisconosciuti quarantenni del lavoro per saltare il lavoro ed andare a fare l'ennesima cazzata innovativa.
ho ancora la pagaia in mano, vedo il gommone con gli altri, non è lontano e cerco di raggiungerlo, ma ogni volta che cerco di respirare bevo, e allora cerco di ricordarmi che aveva detto quel tizio al briefing mentre diceva "cosa fare se inavvertitamente volate fuori nelle rapide", mentre io sogghignavo e dicevo see, pensa che tajo...
ho il salvagente e penso infatti che è strano che beva, e allora forse sbaglio qualcosa.
ma com'era, guardare verso valle o verso monte?

provo a girarmi rivolto verso monte, ma è palesemente una cazzata perchè non vedo dove la corrente mi spinge e in un attimo vengo inondato d'acqua e chiaramente ribevo e inizio a pensare cazzo a quest'ora magari me ne stavo tranquillo alle macchinette del caffè...
mi rigiro e riemergo e vedo il ragazzino coi dread classe '88 che fungeva da guida nel gommone poco più avanti che mi tende il braccio. io mi lascio trasportare nuotando verso di lui, lo manco ma prendo il canotto, quello mi piglia e mi ritira sù, io mi arrampico e mi riprendo per due secondi.
ho ancora la pagaia in mano, cerco il mio posto e contemporaneamente lo sguardo della guida coi dread che sembrava spaventato perlopiù dal pensiero di cosa gli avrebbe fatto l'altra guida senior poco più avanti nel secondo gommone: ok ragazzi, da questo gommone non è mai cascato nessuno!
tutti ancora un po spaventati guardano me che tossisco e sputacchio e grondo acqua anche dalle narici del naso. io mi giro annuisco: sì, ma vedete pure de annavvene affanculo però.
per festeggiare allora poi a pranzo m'hanno offerto un litro e mezzo di bionda birra doppiomalto ternana verace, mentre il gestore nonchè ex-musico del torrino, con la chitarra intonava:
"alla fiera del Tufello,
pè dù scudi,
er Patata la madre scippò."
(...)
 
posted by Selio at 16:19 | Permalink |


1 Comments:


  • At 21/6/08 19:55, Blogger Veronika Hope

    "poooooooooooooooovero cocchino", t'avrebbero detto dei perugini...e invece erano ternani...che si sa, sò più pragmatici loro...e t'hanno offerto da bere;-) (che paraculi! )mi sa che era meglio il "casual friday"...però m'hai detto che ti sei divertito...quindi...bella così!:-)